Ecco un indizio che viene dagli autori
Jacob seduto su una panchina legge un libro. (Episodio 5×16)
A mio avviso la lettura di questo libro suggerisce questa possibile interpretazione:
“Everything That Rises Must Converge” di Flannery O’Connor
La O’Connor attraverso la sua scrittura cerca di spiegare che ci sono cose che appartengono all’essere umano, che sono invisibili ma che fanno parte della realtà e sono la risposta alle grandi domande sulla vita di ciascuno di noi.
Questo libro parla della violenza che gli esseri umani si infliggono l’uno l’altro, con il loro comportamento spesso crudele, indifferente e distaccato ma poi attraverso un processo evolutivo, la loro coscienza si risveglia, scoprono di avere un’anima e trovano la fede.
A sua volta il titolo di questo libro si riferisce a un’opera del filosofo francese Teilhard de Chardin, “Il punto Omega”
che dice che: «tutto ciò che sale converge» e questa è anche una metafora dello sforzo di maturazione che le persone compiono nel tentativo di diventare pienamente consapevoli di sè.
Davvero significativa la citazione che Lost fa in quel particolare flashback del finale della 5° stagione!
Anche alla luce della tua brillante spiegazione Angie, sembrerebbe dunque plausibile pensare che il tocco di Jacob sia come il dono stesso della fede, attraverso cui gli uomini possono mirare a “convergere” ovvero a divenire pienamente consapevoli di loro stessi!
E curioso anche il fatto che un libro che affronta simili tematiche si trovi (attraverso la figura di Jacob) proprio in un frammento determinante della vita passata di John… il nostro uomo di fede per eccellenza!
By: Dude on 22 marzo, 2010
at 11:24 pm
Io credo che lost sia totalmente da “interpretare” e secondo la mia lettura (sicuramente possono essercene altre) penso che l’isola rappresenti il luogo dove ognuno ha la possibilità di “trovare se stesso”
Jack l’uomo di scienza per eccellenza ha sempre pensato che i problemi della vita si possono risolvere con la “ragione”.
Ha cercato in tutti i modi di fare la cosa giusta, si è lasciato convincere anche da Faraday , perché pensava che ogni uomo può essere l’artefice del proprio destino.
Jack fatto tutto quello che era possibile per cambiare le cose ….ma poi Juliet muore, Soia è distrutto dal dolore Kate è delusa e lui si sente terribilmente responsabile per tutto quello che accade
Malgrado le migliori intenzioni il risultato delle azioni di un uomo spesso sono diverse dallo scopo desiderato.
Al faro Jack capisce che Jacob ha sempre controllato tutto da sempre…e finisce per arrendersi e accettare l’idea che esista una volontà più forte di quella dell’essere umano alla quale non ci si può sottrarre.
“le coincidenze non esistono” e qualunque evento altro non è che è un messaggio da cogliere, una prova in più da superare.
By: angelina on 23 marzo, 2010
at 6:36 pm